Henriet-Bazin

La piccola cantina Henriet Bazin nasce nel 1890, grazie all'iniziativa di 3 soci che decidono di non conferire tutte le uve alle grandi e famose maison dell'epoca, come era tradizione allora: parte del raccolto quindi viene vinificato in proprio dando origine all'attività produttiva. Uno di loro è Gaston Henriet, bisnonno di Marie-Noelle Bazin, attuale proprietaria della cantina. L'azienda è quindi di lunga tradizione familiare, con 5 generazioni alle spalle, e soprattutto conta su un patrimonio di 6 ettari di vigne straordinarie di proprietà, suddivise in 37 parcelle in 3 villaggi dalle grande vocazione: Verzy e Verzenay, che sono infatti classificati Grand Cru, ovvero il top nella graduatoria della regione; in più c'è un appezzamento a Villers-Marmery, in zona Premier Cru, seconda fascia. Dalle prime due proviene soprattutto il Pinot Noir e dall'ultima lo Chardonnay. Il sottosuolo gessoso è coperto da formazioni superficiali che guidano le scelte agronomiche della Maison, influenzando anche l'espressione sensoriale delle uve e quindi dei vini. La filosofia della cantina è quella di permettere al vino di esprimere appieno il terroir (suolo, microclima, tradizione) da cui proviene. Per raggiungere questo obiettivo, ogni passaggio è manuale, la pressatura delle uve è soffice, il mosto viene fatto scorrere per gravità nei serbatoi, senza utilizzo di pompe meccaniche. Segue un naturale processo di chiarificazione, senza filtrazioni meccaniche o chimiche e poi lunghi affinamenti sui lieviti indigeni. Insomma, tutte le accortezze per rendere questi vini unici e vera espressione del territorio. Gli champagne Henriet Bazin sono davvero particolari, unici, lontani dalle logiche commerciali della classica produzione di champagne e quindi molto ricercati dagli appassionati, anche a causa della piccola produzione artigianale che viene messa a disposizione.