Maxime Ponson
Quella di Maxime Ponson è una storia interessante, che dimostra come l'area dello Champagne brulichi di nuovi piccoli rècoltant-manipulant. In questo caso si tratta di un'avventura che nasce all'interno di una famiglia, quella dei Ponson, giunta oggi alla quinta generazione dedita alla produzione di Champagne sotto il marchio Pascal Ponson a Coulomnes la Montagne, nella Petite Montagne de Reims. Si sa che, come si suol dire, la mela non cade mai troppo distante dall'albero, e così Maxime – che deve ancora compiere trent'anni, ma che ha grinta e determinazione da vendere – ha iniziato a cimentarsi nella vita del vigneron, aiutando il padre nella maison di proprietà. Anno dopo anno, Maxime realizzò di avere una visione nuova, in contrasto con quella della cantina, e decise quindi di fare un accordo con il padre, chiedendogli una sorta di eredità in anticipo – un ettaro di terra – per poter prendere la propria strada. Il padre, seppur triste da un lato, dall'altro acconsentì alla proposta, fiero della grinta di Maxime, desideroso di cimentarsi in prima persona con la produzione e la gestione di una propria cantina. Oggi Maxime Ponson può contare su un piccolo territorio, esteso per poco più di un ettaro, dove coltiva le tre varietà tipiche dello Champagne, chardonnay, pinot noir e pinot meunier. Tra i filari non si utilizzano prodotti chimici o sistemici, ma è la natura a fare il suo corso. Nella piccola cantina – allestita in uno spazio a sé stante nella cantina di famiglia – Maxime si dedica alla sua cuvée, l'Extra Brut "La Petite Montagne", nata da terreni sabbiosi e friabili che le conferiscono il giusto grado di freschezza e bevibilità. Un'unica etichetta dunque per questa maison giovane e dinamica, che certamente tra pochi anni insedierà la cantina paterna. Padre e figlio uniti dalle bollicine ma divisi da visioni diverse: il bello dello Champagne è anche questo. Supporto per screen reader attivato. 1000 righe alla fine. Quella di Maxime Ponson è una storia interessante, che dimostra come l'area dello Champagne brulichi di nuovi piccoli rècoltant-manipulant. In questo caso si tratta di un'avventura che nasce all'interno di una famiglia, quella dei Ponson, giunta oggi alla quinta generazione dedita alla produzione di Champagne sotto il marchio Pascal Ponson a Coulomnes la Montagne, nella Petite Montagne de Reims. Si sa che, come si suol dire, la mela non cade mai troppo distante dall'albero, e così Maxime – che deve ancora compiere trent'anni, ma che ha grinta e determinazione da vendere – ha iniziato a cimentarsi nella vita del vigneron, aiutando il padre nella maison di proprietà. Anno dopo anno, Maxime realizzò di avere una visione nuova, in contrasto con quella della cantina, e decise quindi di fare un accordo con il padre, chiedendogli una sorta di eredità in anticipo – un ettaro di terra – per poter prendere la propria strada. Il padre, seppur triste da un lato, dall'altro acconsentì alla proposta, fiero della grinta di Maxime, desideroso di cimentarsi in prima persona con la produzione e la gestione di una propria cantina. Oggi Maxime Ponson può contare su un piccolo territorio, esteso per poco più di un ettaro, dove coltiva le tre varietà tipiche dello Champagne, chardonnay, pinot noir e pinot meunier. Tra i filari non si utilizzano prodotti chimici o sistemici, ma è la natura a fare il suo corso. Nella piccola cantina – allestita in uno spazio a sé stante nella cantina di famiglia – Maxime si dedica alla sua cuvée, l'Extra Brut "La Petite Montagne", nata da terreni sabbiosi e friabili che le conferiscono il giusto grado di freschezza e bevibilità. Un'unica etichetta dunque per questa maison giovane e dinamica, che certamente tra pochi anni insedierà la cantina paterna. Padre e figlio uniti dalle bollicine ma divisi da visioni diverse: il bello dello Champagne è anche questo.