Patrice Colin

"L’origine dell’azienda agricola Colin risale al 1735, in Francia, con precisione a Thoré-la-Rochette, all’interno della regione della Valle della Loira. Nonostante le origini antiche, è solo nel ventesimo secolo, con Emilien Colin, che si sviluppa una vera e propria vendita diretta di vino.

Oggi troviamo Patrice a capo della cantina, una realtà produttiva indipendente, che ama fare il vino secondo antichi metodi ancestrali e arcaici.

I vigneti di proprietà sono circa 24, e affondano le radici in un terreno argilloso-calcareo, caratterizzato dalla presenza di selce e da un microclima particolare, con precipitazioni minime e una bell’esposizione ai raggi del sole. Si coltivano diversi vitigni a bacca bianca e rossa – come chenin blanc, pinot noir, cabernet franc e gamay - tra i quali emerge il pineau d’Aunis, varietà quasi praticamente scomparsa e oggi riportata in auge grazie al duro lavoro svolto da Patrice. In vigna, dove l’età media delle piante può raggiungere anche i cent’anni e le densità sono tenute altissime per promuovere la competizione fra ogni singola pianta, si seguono pratiche di agricoltura biologica certificata, per promuovere l’equilibrio e la biodiversità.

In cantina la vinificazione non è interventista, e le uve, dopo un’accurata selezione in vigna, fermentano spontaneamente grazie alla presenza di lieviti indigeni, o in tini di legno o in botti d’acciaio.

Ogni vino rispecchia il terroir in cui è nato e l’andamento della vendemmia, caratteristica fondamentale del manifesto degli ""Independent Vignerons de France”, gruppo a cui appartiene Patrice, per cui l’autenticità è alla base di qualsiasi etichetta rilasciata sul mercato.

Ogni anno l’azienda agricola Patrice Colin dà vita a 75.000 bottiglie, ripartite in circa 15 etichette, vivida espressione di un AOC minore, quella di Coteaux-du-Vendômois, presentata con una tecnica sopraffina, che si presenta in tutta la sua bellezza soprattutto in quei prodotti che vengono rifermentati in bottiglia, vero marchio di fabbrica della gamma realizzata a Thoré-la-Rochette.